Ciao, è trascorsa un’altra settimana vivace in cui ho pensato tanto a Mario Lemina e Ruben Loftus-Cheek compagni di reparto al Fulham. In mezzo, tante altre cose da analizzare: no calciomercato (addio Douglas), no storie di covid in Serie A.
Non sai come sia possibile che ti sia arrivata questa mail? Nessun problema, anzi, approfittane.
Più di ogni cosa, si è parlato tantissimo del licenziamento di Gunnersaurus, il dinosauro simbolo dell’Arsenal dal 1993. Ad agosto l’Arsenal aveva annunciato il taglio di 55 dipendenti dello staff tra cui anche quello dell’uomo-mascotte, per la cui salvezza era già stata lanciata una petizione online fino a quando Mesut Özil non ha deciso di ricordare a tutto il mondo che è ancora un giocatore dei Gunners, annunciando che pagherà lui il suo stipendio. Per chi fosse curioso di leggere la storia della mascotte, eccola qui e qui.
Tra gli effetti del covid anche l’incapacità di trovare tre portieri sani in Ucraina, così da costringere coach Shevchenko a convocare per l’amichevole contro la Francia il 45enne Oleksandr Volodymyrovych Shovkovskiy. Ritirato già da quattro anni e candidato alle prossime elezioni comunali di Kiev, nel 2018 era sopravvissuto ad una serie di colpi di pistola sparati della suocera. Ma nei miei ricordi Shovkovskiy è semplicemente il portiere bandiera della Dinamo Kiev sconfitta 4-1 dalla Juventus nel ritorno dei quarti di finale della Champions 1997/98.
In occasione della partita tra Portogallo e Spagna, i presidenti delle due Federazioni calcistiche hanno ufficializzato la proposta congiunta per i Mondiali 2030. Un po’ prestino? No, visto che è già la quarta candidatura dopo quella immancabile del Marocco, quella di Bulgaria-Grecia-Romania-Serbia e di quattro Paesi sudamericani: Argentina-Uruguay-Paraguay-Cile.
Come ogni anno, è uscita la lista dei 60 giovani da seguire stilata dal Guardian. Questa volta tocca ai 2003. Ci sono tre italiani e anche il figlio di Fernando Redondo.
Dopo Kevin De Bruyne, Romelu Lukaku, Reece James, Samuel Chukwueze e Tyrone Mings, l’agenzia di sport management fondata da Jay-Z, Roc Nation Sports, ha annunciato una lunga serie di nuovi nomi, molti sconosciuti, su cui scommettere per il futuro.
Si sono fatte attendere ma finalmente eccole: le nuove maglie dell’AS Velasca realizzate da Le Coq Sportif e disegnate dall’artista sudafricano Kendell Geers, presentate come al solito in maniera itinerante, con un giro sul Naviglio grande milanese. Entrambi i kit da gioco sono caratterizzati da macchie colorate e fiori, “una pelle forte come un'armatura ma fragile e sensibile come un fiore”, che per l'artista rappresenta “la fragilità dell'anima, i petali la sua bellezza”.
A proposito di Sud Africa, da qualche giorno l’Ajax Cape Town non esiste più. La squadra che da 21 anni era diventata una succursale del club olandese adesso, a seguito di un cambio ai vertici della società, ha cambiato nome e logo tornando alla vecchia denominazione: si chiama Cape Town Spurs.
Sul sito dell’AS Roma, in occasione dell’anniversario della nascita di Gaetano Anzalone (il 5 ottobre avrebbe compiuto 90 anni), è uscito un bell’articolo in memoria dell'ex presidente gentiluomo.
Robert Del Naja dei Massive Attack è diventato il nuovo direttore artistico dei Forest Green Rovers, che in realtà sono una squadra di calcio della League Two inglese. Una squadra molto sui generis, 100% vegana e a emissioni zero per volontà del presidente Dale Vince, che è anche riuscito a coinvolgere Hector Bellerin come investitore per progetti futuri naturalmente eco-friendly, come la costruzione del nuovo stadio interamente in legno disegnato da Zaha Hadid.
Questa newsletter è già parecchio noiosa, forse non è il caso linkare pure un articolo de L’Ultimo Uomo, ma questa volta si parla di uno dei miei pupilli dell’ultimo periodo, Said Benrahma del Brentford. Che tra l’altro può ancora cambiare squadra.
Si chiamano adilette clogs. Domanda secca: si o no?
C’è un account Twitter che raccoglie i loghi di infime squadre di provincia palesemente copiati da quelli di grandi club. Seguendo l’Eccellenza siciliana ho recentemente notato questa ‘somiglianza’. La prossima settimana ne posto un altro.
Cosa consegnare ai posteri di questo strano Roland Garros 2020 oltre a Iga Swiatek (in tal caso la definizione Poland Garros è perfetta) e Jannik Sinner? Io dico Marc Polmans che ha giocato col suo immancabile cappello da legionario anche in totale assenza di sole.
Una polemica che non c’erano dubbi sarebbe scoppiata prima o poi: un parlamentare veronese della Lega contro JustMary, la società italiana di delivery di cannabis legale che sponsorizza Hellas Verona, Sampdoria e Udinese.
Nella settimana precedente al primo derby stagionale tra Inter e Milan, complice anche l’uscita di FIFA 21, in Corso di Porta Ticinese è apparso un murales rosso, nero azzurro. Grazie a EA Sports, by Jorit.
La mia foto della settimana: Chris Smalling che neanche il tempo di tornare alla Roma ed è già a seduto al baretto dell’Eur a giocare a carte. Magari aveva una rivincita in sospeso…