Ciao a tutti! Sta volta niente intro o premesse, sono iniziati gli Europei di calcio e tutto va in secondo piano.
Gran parte di questa newsletter è ambientata a Roma, dove ieri sera l’Italia di Roberto Mancini ha esordito ad Euro 2020 con un prestazione molto convincente contro la Turchia. Il 3-0 finale che un anonimo utente Twitter aveva pronosticato perfino con i nomi dei marcatori e dell’autore dell’autogol, Merih Demiral, è un risultato a cui non eravamo abituati visto che non si era mai verificato alle fasi finali degli Europei e che, lo spero vivamente, non deve surriscaldare troppo l’ambiente visto che siamo ancora all’inizio. Ma l’entusiasmo si perdona, così come la dedica di Ciro Immobile a Lino Banfi. La Turchia ha deluso un po’ soprattutto offensivamente, per fortuna Çağlar Söyüncü non è riuscito a replicare questo gol fatto in allenamento:
A Roma si trasferirà per lavoro Maurizio Sarri, nuovo allenatore della Lazio. Il club biancoceleste che negli ultimi mesi ha dato una discreta scossa ai propri account social ha prima annunciato la firma del tecnico con un breve comunicato in cui è stato erroneamente chiamato Maruzio e non Maurizio e poi l’ha presentato con un video surreale in cui l’ex bancario toscano appare insieme a personaggi che mai ci saremmo immaginati di vedere insieme in una clip come Freddy Mercury, Martin Luther King e Paolo Di Canio:
In quanto ad assurdità quelli della Roma non sono rimasti a guardare e poche ore dopo il club giallorosso ha annunciato un altro Maurizio, l’82enne Maurizio Costanzo (si, quel Maurizio Costanzo) come nuovo responsabile delle strategie di comunicazione.
Un’altra storia ai limiti del surreale, anche se rimanda ad alcuni episodi già successi in passato: lo Stoccarda ha comunicato la vera identità dell’attaccante congolese Silas Wamangituka (tra l’altro, Rookie of the Season dell’ultima stagione in Bundesliga) che in seguito è stato anche sospeso per tre mesi e multato di 30mila euro dalla Deutscher Fußball-Bund.
Tornando ad Euro 2020 e ad una cosa che mi fa impazzire: i messaggi aerei. Uno di supporto alla Nazionale danese, uno per provare a convincere Frank de Boer a cambiare modulo e un altro per avvisare Southgate sulle caratteristiche della Croazia:
A proposito di Nazionale, avete visto la nuova mascotte? E’ un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese che però - e lo trovo assurdo - non ha un nome.
Ruud Gullit ha raccontato un episodio molto esilarante che risale al suo periodo al Milan:
Il calciomercato dei parenti: Enzo Zidane riparte dalla Ligue 2 francese e precisamente dal Rodez, mentre Adrian Galliani, nipote di Adriano Galliani, ha lasciato il Nottingham Forest e giocherà per la squadra B dell’Olympiakos, in Grecia.
Strascichi della Superlega: il provvedimento disciplinare dell’UEFA nei confronti delle tre ‘ribelli’, Juventus, Real Madrid e Barcellona, è stato momentaneamente congelato; mentre le sei inglesi invece hanno firmato un accordo di totale remissione dei peccati con cui si sono anche impegnate a pagare una multa di 22 milioni di sterline e a non lasciare più la UEFA in futuro.
Due parate strepitose: Sam Johnstone durante l’amichevole tra Inghilterra e Romania e Juan Carlos Martin del Girona contro l’Almeria. Lui invece è il portiere della Repubblica Centroafricana Elvis Samolah contro il Rwanda:
Notizia della settimana scorsa, e vabbè mi perdonerete: Amourricho van Axel Dongel ha vinto il premio annuale come miglior talento dell’academy dell’Ajax che dal 2018 è diventato ‘Abdelhak Nouri Trofee’, già vinto da Donny van de Beek, Matthijs de Ligt, Justin Kluivert, Ryan Gravenberch, Naci Ünüvar e Devyne Rensch.
Nel girone B della Serie D, il Sona di cui si era già parlato per il tesseramento di Maicon ha schierato un giocatore ancora più vecchio del brasiliano, il cantante Enrico Ruggeri, in campo per soli 9 minuti contro la Tritium:
Il Sona ha gli stessi colori del Club Atlético Colón: mentirei se scrivessi che ho seguito la stagione dei Sabaleros di Santa Fe ma dopo che la squadra argentina ha vinto il titolo nazionale per la prima volta in 116 anni di storia in rete sono diventati virali alcuni video davvero stupendi: Bombon Asesino dei Los Palmeras cantata live, il tifoso che rompe l’urna dove sono conservate le ceneri del padre per ‘offrirgli da bere’ e l’anziano cieco che si emoziona ascoltando la partita finale alla radio.
Stanno succedendo un po’ di cose importanti anche nel mondo del basket: la Virtus Bologna di Miloš Teodosić e Marco Belinelli Campione d’Italia dopo aver strapazzato i superfavoriti dell’Olimpia Milano mentre Nikola Jokić è stato nominato MVP della regular season di NBA, che quindi per il terzo anno va ad un europeo (dopo i due consecutivi del greco Giannīs Antetokounmpo), vi risparmio la foto di lui cicciottello da piccolo. Jokić è stato giustamente celebrato anche dal connazionale Novak Djokovic: ci pensate che la Serbia conta quasi 7 milioni di abitanti? Questo invece è James Harden con parecchio stile ai piedi:
Io non guardo i trailer comunque questo è il secondo di ‘Space Jam: A New Legacy’ che esce tra un mese:
Qualcosa sulla seconda settimana del Roland Garros: speravamo un po’ tutti di assistere alla sfida del lunedì tra Matteo Berrettini e Roger Federer (che tra le altre cose gli deve ancora una rivincita dopo Wimbledon 2019), ma non avevamo fatto i conti col fatto che lo svizzero aveva già in mente di utilizzare il RG come torneo di preparazione ad uno dei suoi appuntamenti preferiti, l’ATP 500 di Halle (!!!) e di giocare sulla terra solamente un settimana, anche perché non pensava neanche di riuscire a vincere tre match di fila al meglio dei 5 set. Per fortuna ci siamo goduti il match di Lorenzo Musetti contro Novak Djokovic, finché ha retto il fisico ancora acerbo del 19enne italiano, e anche quello successivo tra il serbo e Berrettini, che ha fatto una figura più che onorevole: entrambi sono usciti tra gli applausi del numero 1 del mondo che poi in semifinale è riuscito anche ad infliggere la sconfitta numero 3 in 105 incontri a Parigi a Rafael Nadal in un incontro epico. Jannik Sinner, invece, nonostante tutte le attenuanti del caso visto l’età, l’inesperienza e l’avversario 13 volte campione del RG, ha giocato una brutta partita contro Nadal e soprattutto un torneo un po’ sottotono, non all’altezza delle sue capacità e delle aspettative. Ma i peggiori sono stati senza dubbio gli organizzatori del torneo, criticati e non poco per la programmazione dei match serali a cavallo del coprifuoco che ha costretto molti tifosi ad abbandonare gli impianti a match in corso. Se invece vi siete sentiti un po’ spaesati leggendo il nome delle semifinaliste nel torneo femminile, niente paura: né Anastasija Pavlyuchenkova, né Tamara Zidanšek, né Barbora Krejcikova né Maria Sakkari (che ha eliminato la campionessa in carica, Iga Świątek) avevano mai giocato una semifinale Slam.