Ciao!
Spero tutto bene, questa volta senza tanti giri di parole ci salutiamo dandoci appuntamento tra qualche settimana.
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È arrivata la notizia della sospensione in via cautelare del calciatore (e player of the season) dell’Atalanta José Luis Palomino, che ha fallito un test antidoping a sorpresa fatto da NADO Italia nel ritiro dei bergamaschi. Cambia poco, ma a differenza di quanto affermato inizialmente da Ansa, la sostanza per cui è arrivata la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping è il Clostebol Metabolita e non il Nandrolone, un altro steroide anabolizzante famoso per essere stato vietato agli sportivi. Mentre il calciatore e la società hanno chiesto le controanalisi, in settimana si è discusso di altri casi simili successi recentemente, come quello del cestista dell’Olimpia Milano Riccardo Moraschini che a causa di una comprovata contaminazione indiretta (il Clostebol era contenuto in un cicatrizzante utilizzato dalla compagna) ha comunque ricevuto una squalifica di un anno. Franco Vanni ha intervistato Moraschini su Repubblica (contenuto riservato ad abbonati), se non doveste riuscire a leggerla c’è una frase pronunciata dal giocatore che è emblematica: “Nessuno sportivo oggi userebbe mai volontariamente come sostanza dopante il Clostebol”.
I cori pro Vladimir Putin cantati da - a quanto ne so io - una minoranza di tifosi del Fenerbahçe durante la gara di ritorno dei preliminari della Champions League 2022/2023 contro la Dinamo Kiev sono già costati l’apertura di un’indagine UEFA e probabilmente al ricevimento di qualche grosso provvedimento contro il club turco, che tra l’altro è stato eliminato per aver perso 1-2 contro gli ucraini:
Il difensore sudcoreano Kim Min-jae (김민재) è arrivato a Napoli e pare stia già diventato un idolo dei tifosi per via di alcuni video girati in occasione delle prime cene con il gruppo di nuovi compagni. Sull’account del Napoli e da molti autorevoli giornalisti è stato chiamato solamente Kim (per capirci, tra i recenti convocati nella Nazionale della Corea del Sud i Kim sono almeno dieci) o Minjae tutto unito, in entrambi i casi sbagliando. Questo articolo di Danilo Servadei spiega il perché:
E dopo questo piccolo chiarimento su Kim, direi di iniziare ad imparare la pronuncia corretta di un altro nuovo arrivo in Italia, Charles De Ketelaere (spoiler: non è dechetelèr).
Rebekah Vardy ha perso la causa in tribunale contro Coleen Rooney, un caso popolarissimo in Inghilterra e noto come Wagatha Christie, la geniale fusione di wags+Agatha Christie. Sentenza qui.
Il famoso calciatore israeliano Mu’nas Dabbur, ha deciso di dire addio alla Nazionale a soli 30 anni. L’attaccante, nato a Nazareth e uno dei pochi di origine arabo-palestinese a far parte del giro dei convocati, sin dai suoi esordi si è ripetutamente scontrato con i suoi connazionali di parte israeliana. Un suo post del marzo 2021, in cui criticava i combattimenti tra ebrei e musulmani avvenuti sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme e soprattutto l’eccessivo uso della forza nei pressi della moschea al-Aqṣā, ha contribuito ad aumentare ancora le ostilità e gli attacchi nei suoi confronti, provenienti soprattutto da parte della destra nazionalistica israeliana.
Foto della settimana 1, Maurizio Gasparri alla festa di compleanno di Gianfranco Rotondi:
Foto della settimana 2, due tifosi del Queen of South Football Club colpiti da un pallone durante la partita di League Cup scozzese contro l’Elgin City Football Club:
Cosa ci faceva Shania Twain a Gstaad a tifare Casper Ruud? Pare che dietro questa accoppiata così random ci sia un’amicizia nata l’anno scorso, sempre nella località svizzera in occasione dell’ATP 250 vinto dal tennista norvegese in due edizioni consecutive (l’ultima in rimonta contro Matteo Berrettini):
Il già campione europeo e olimpico svedese Armand Duplantis ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto ai campionati del mondo di atletica leggera 2022 superando se stesso con l’ennesimo record del mondo, 6 metri e 21 centimetri:
Ci sono degli aggiornamenti sul caso della detenzione in Russia della cestista Brittney Griner, di cui ho scritto spesso ultimamente in questa newsletter: come si era ipotizzato in un primo momento mesi fa, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che l’amministrazione Biden ha offerto uno scambio di detenuti in modo da riportare a casa l’atleta statunitense, che in settimana è anche finita sulla cover del Time (articolo qui). Consapevole di rischiare una potenziale condanna a dieci anni di reclusione, Griner ad inizio luglio aveva scritto una lettera a Biden esortandolo a riportarla a casa, e nonostante la resistenza di alcuni funzionari in merito alla pratica di barattare i prigionieri, adesso sembra essere stato individuato il detenuto da liberare (il russo Viktor Bout, uno dei maggiori trafficanti d’armi degli ultimi decenni), per ottenere anche la scarcerazione di un altro statunitense, l’ex marine Paul Whelan. Interrogata nel corso del processo che la riguarda, Griner ha affermato, oltre alla scarsa traduzione in aeroporto, non ha ricevuto alcuna spiegazione riguardo documenti che avrebbe firmato e soprattutto in merito ai suoi diritti e alla facoltà di avere accesso a un avvocato durante le prime ore della sua detenzione. Ha anche aggiunto di essere stata costretta ad usare un'app di traduzione sul suo telefono per comunicare con un doganiere.