Ciao!
La cadenza delle pubblicazioni si è un po’ allentata ultimamente ma facciamo il possibile. Qui sotto un po’ di cose successe durante l’affaire Sangiuliano-Boccia e la prima vittoria dopo vent’anni della Nazionale di calcio di San Marino. E Jannik Sinner.
Questa volta partiamo dal tennis, visto che non capita tutti i giorni al movimento italiano di avere un vincitore Slam. Dopo la quindici giorni americana ne sono arrivati ben tre per l’esattezza, visto che al successo di Jannik Sinner (troppo forte lui o troppo inferiori gli avversari? La finale è stata veramente così noiosa oppure le inquadrature su Taylor Swift sono state legittime?) si è aggiunto quello della coppia composta da Sara Errani e Andrea Vavassori nel doppio misto. Per certi versi il successo di Sinner è arrivato come da pronostico visto che l’altoatesino si è presentato da numero uno del mondo, pur con qualche pensiero in più nella testa dopo il caso Clostebol, ma è vero che gli ostacoli non sono mancati. Ad esempio il dover affrontare quattro avversari americani (Mackenzie McDonald, Alex Michelsen, Tommy Paul e Taylor Fritz) di cui Jannik non ha avuto pietà. Così come i due doppisti, d’altronde, che hanno eliminato Shelby Rogers/Robert Galloway (salvando match point), Maria Mateas/Mackenzie McDonald, Tyra Caterina Grant/Aleksandar Kovacevic e Taylor Townsend/Donald Young:
Ecco, questo titolo mancava del tutto nella storia azzurra che ultimamente si sta abituando a grandi successi sempre più frequenti: il 2024 è stato un anno difficilmente ripetibile visto che - tra i tanti record sbloccati - c’è sempre stato un italiano nelle quattro finali dei Major (Jannik Sinner agli Australian Open e agli US Open, Jasmine Paolini al Roland Garros e a Wimbledon) e poi sono arrivate anche molte altre soddisfazioni come ad esempio le due medaglie olimpiche, nel singolare con Lorenzo Musetti e nel doppio femminile con la coppia Errani/Paolini e le vittorie in singolare di Matteo Berrettini, Luciano Darderi e Lorenzo Sonego.
Sono finite delle Paralimpiadi particolarmente positive per i colori azzurri, sesti come numero di podi e come piazzamento complessivo nel medagliere. Si è trattato della seconda miglior edizione di sempre, in termini di risultati, dopo quella di Roma 1960. Ma una delle storie più belle degli ultimi giorni viene dalla Nazionale iraniana:
Non c’è dubbio che lo sparatore turco Yusuf Dikeç sia stato uno dei personaggi più virali usciti fuori dalle Olimpiadi di Parigi 2024: dopo le medaglie e la crescente popolarità, il tiratore ha deciso di depositare un marchio presso l'ufficio brevetti e marchi del suo Paese, soprattutto per salvaguardare la proprietà intellettuale e proteggere la sua signature dopo i numerosi tentativi esterni non autorizzati di commercializzare la sua immagine senza il suo consenso, poi respinti. Intanto anche alcuni calciatori hanno preso l’abitudine di festeggiare i loro gol con questa mossa: è successo sia in patria (İrfan Can Kahveci in Fenerbahçe-Rangers Glasgow) che altrove (Steven Berghuis in Panathinaikos-Ajax e Nicolas Jackson in Chelsea-Crystal Palace):
Forse sono sono passate un po’ sotto traccia le nominations per il Ballon d’Or 2024, che sarà svelato il prossimo 28 ottobre e che dopo ventuno anni non vedrà tra i papabili né Lionel Messi né Cristiano Ronaldo. Mai come questa volta l’esito potrebbe essere incerto, con Rodri, Jude Bellingham, Vinicius Jr. e Kylian Mbappé tra i favoriti. Qualche timida protesta ha riguardato l’esclusione del madridista Rodrygo Goes, per la prima volta nella storia c’è un calciatore dell’Atalanta, tra i candidati al Premio Yashin c’è un sudafricano semi sconosciuto e tra le trenta calciatrici in lizza c’è un’italiana:
C’è da stare attenti ai fulmini: ne sanno qualcosa i membri dell’equipaggio di Luna Rossa (minuto 23:00) durante la race contro New Zealand, sospesa poco dopo…
…o i tifosi del PSV Eindhoven, vedendo le immagini del loro stadio durante un temporale:
Non che avesse bisogno di popolarità Daniele Adani: l’ex calciatore ora opinionista televisivo ha deciso di rendere pubblica, durante una live del podcast ‘Viva el Futbol’ (minuto 02:44:00 in poi), una storia che forse era meglio rimanesse privata sulla Coppa Italia 2001 vinta con la Fiorentina, e poi diventata un sex toy. Tra l’altro già raccontata ad agosto al Fatto Quotidiano, ma evidentemente non troppo amplificata.
“La coppa venne a casa mia è fu testimone di una notte di fuoco con una ragazza […] e strumento di giochi erotici”
Va bene vedere gol e assist, ma i contenuti social con le pronunce corrette dei giocatori sono nettamente tra i miei preferiti. Di recente è uscito questo post della Premier League e alcuni di Juventus, ma niente batte questa clip di oltre un’ora con tutti i giocatori del massimo campionato inglese:
Su X invece questa settimana la Premier League ha spopolato grazie a #Barclaysmen, un omaggio all’era in cui il campionato britannico era sponsorizzato dalla nota banca (per intenderci, dal 2001 al 2016) in cui ad ogni calciatore è stata associata una canzone o un autore dell’epoca. Ovviamente poi la situazione è degenerata un po’ e non sempre si è rimasti nei limiti dell’idea iniziale, comunque molte squadre hanno partecipato tramite i loro account ufficiali: tra queste Aston Villa, Everton, Wolves, Leeds United, Middlesbrough, Blackburn Rovers, Swansea City, Wigan Athletic e molte altre, ma anche gli spagnoli del Siviglia apparentemente fuori da questo contest.
Non è la prima volta che un match di tennis viene condizionato da alcuni scommettitori posizionati sugli spalti, autori di insulti e minacce nei confronti di giocatori in campo (già vittime di offese sui loro profili social). A proposito, se ne era parlato a marzo scorso in occasione del Challenger di Napoli. Questa volta a Genova, in un torneo della stessa categoria contro il croato Mili Poljičak, l’italiano Andrea Pellegrino ha prima chiesto l’intervento dell’arbitro, poi ha provato a salire sugli spalti per affrontare in prima persona i disturbatori, senza però entrare in contatto con loro.