Ciao! Poteva starci una versione più snella ma invece sono successe troppe cose ed allora ecco una lunga newsletter da leggere con calma, magari in vista delle prossime uscite d’agosto.
Mentre migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le disposizioni sull’obbligo del green pass, è già trascorsa la prima settimana di Tokyo 2020. I nostri atleti avrebbero sicuramente potuto collezionare qualche oro in più (al momento siamo dietro ad Olanda, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Croazia e Svizzera, però primi nella classifica delle medaglie di bronzo) ma fino ad ora si tratta di un’edizione abbastanza positiva nella quale sono riusciti a ottenere grandi prestazioni in tante discipline diverse in cui raramente eravamo stati competitivi. Ma più di tutto è stato stupendo rivivere quella sensazione unica che si prova nel trascorrere le ore provando a seguire più gare possibili, spaziando da uno sport all’altro pur senza conoscere le regole emozionandosi per trionfi di atleti mai sentiti prima (i tedeschi dovrebbero inventare una di quelle parole lunghissime che racchiudono i sentimenti tipo schadenfreude). Un po’ di cose che mi sono piaciute:
- la storia del 57enne Abdullah Al-Rashidi, bronzo per il Kuwait nello skeet maschile, che a Rio 2016 gareggiò come atleta olimpico indipendente indossando una maglia dell’Arsenal;
- la prima storica medaglia olimpica di San Marino, bissata qualche giorno dopo;
- questa grafica di Emilio Sansolini sul valore delle medaglie di bronzo;
- il commento tecnico di Pino Maddaloni;
- la giornata di grazia di Aldo Montano (non ci avrei scommesso un centesimo) ovvero la 14esima della sua famiglia;
- la rimessa dell’argentino Nicolás Laprovíttola contro la Spagna;
- dove nascono i due ori nel judo conquistati dal Kosovo;
Sono settimane che si parla dei problemi genericamente definiti di salute mentale di Naomi Ōsaka, che dopo i forfait al Roland Garros e a Wimbledon è rimasta la favorita numero uno nel torneo femminile di tennis e ha perso abbastanza nettamente, a sorpresa, contro Markéta Vondroušová. In contemporanea anche la ginnasta statunitense Simone Biles ha scelto di ritirarsi per cause simili (lo stress psicofisico e i cosiddetti twisties causati dalla pressione di dover vincere) mollando tutte le gare in cui era impegnata e nelle quali avrebbe avuto grandi chance di vittoria (era la favorita per la conquista di sei medaglie d’oro tra cui il concorso individuale, il concorso a squadre, il volteggio, il corpo libero, le parallele e le trave). Molti sportivi hanno manifestato solidarietà alla giovane atleta e hanno quasi benedetto questa decisione così che si possa finalmente approfondire questo problema sempre più ricorrente nello sport professionistico, Novak Djokovic invece ha commentato con un duro “La pressione? Penso sia un privilegio, almeno per come la vedo io”. Il giorno dopo il tennista serbo imbattuto da 22 partite e serissimo candidato al Career Golden Slam ha perso contro Alexander Zverev nel singolare e contro Elena Vesnina/Aslan Karatsev nel doppio misto, proprio quando sembrava vicinissimo ad uno storico doppio oro olimpico che manca nel suo palmares. Sabato Nole ha fallito anche la conquista delle medaglie di bronzo perdendo contro Pablo Carreño Busta e poi ritirandosi dalla finale del misto.
Questo account francese sta contando i quarti, quinti e sesti posti conquistati e in questa classifica dei rimpianti (non ancora aggiornata con le delusioni odierne) stiamo andando fortissimo:
Il UEFA Goal of the Season è quello di Mehdi Taremi del Porto, che ha prevalso su altri nove candidati (secondo posto per il ‘tiraggir’ di Lorenzo Insigne) ottenendo la maggioranza di oltre 600mila voti:
Nel frattempo Kanye West sta dormendo da giorni dentro la Mercedes-Benz Arena di Atlanta per concludere il suo ultimo disco, Donda. Qualche giorno fa ha anche guardato in incognito la partita di MLS tra l’Atlanta United e Columbus Crew:
Quella del Venezia era una delle release più attese dell’estate, a maggior ragione dopo il passaggio da Nike a Kappa, e non ha deluso le aspettative. Oltre alle maglie home (già sold-out) ed away disegnate da Fly Nowhere ci sono delle jacket clamorose, si comprano qui:
Riqui Puig o Robin van Persie?
Avrete sicuramente visto da qualche parte le foto romantiche di Jennifer Lopez e Ben Affleck in barca per il 52esimo compleanno della cantante: secondo la ricostruzione del Daily Mail si tratta di Valerie, uno yatch di proprietà del presidente dello Shakhtar Donetsk Rinat Akhmetov.
Visto che la MLS fa gola a tanti, in settimana anche il quarterback dei Kansas City Chiefs Patrick Mahomes ha annunciato di aver investito nello Sporting Kansas City, aggiungendosi ad una luna lista di sportivi che hanno interessi nelle franchigie americane: David Beckham nell’Inter Miami, James Harden nello Houston Dynamo, Kevin Durant nel Philadelphia Union, Mark Ingram nel DC United e Russell Wilson nei Seattle Sounders.
Un tifoso del Club de Foot Montréal ha ottenuto la maglia di Victor Wanyama offrendo in cambio un pacco di spaghetti, sembrerebbero Barilla:
Il 10 agosto arriva su Netflix la prima stagione ‘Untold’, cinque storie famose ma non troppo dello sport americano tra cui quelle di Caitlyn Jenner e Mardy Fish e la celebre malice at the Palace, la rissa tra Pacers e Pistons del 2004:
Apro e chiudo immediatamente la discussione sul ‘nome del cane di uno sportivo più bello di sempre’ dopo aver scoperto che quello di Benoît Paire si chiama ‘Ravioli’:
Nick Kyrgios non era alle Olimpiadi ma ha giocato l’ATP 250 di Atlanta, dove ha mostrato l’evoluzione dell’underarm serve, il tweener underarm serve. Ma soprattutto è stato nuovamente provocato da Casper Ruud su Twitter (i due avevano già litigato nel 2019) e ha risposto così al tennista norvegese, salvo poi cancellare: