Ciao, io sono Massimiliano e questa è la mia lunga newsletter settimanale da leggere con calma magari durante le ore di coprifuoco. Molto utile se negli ultimi giorni hai sentito parlare solamente della vignetta postata da Roberto Mancini e ti sei perso tutto il resto.
Se è la prima volta che ti ritrovi a leggere MASINEN e la trovi interessante puoi iscriverti cliccando sotto, così la riceverai anche sabato prossimo.
Parto dalle cose serie: se non avete capito cosa sta succedendo in Nigeria e perché Nwankwo Simy, Victor Osimhen, Odion Ighalo e tanti altri calciatori professionisti si stanno facendo sentire tra un gol e l’altro. Qui un breve recap in inglese.
E’ stata sicuramente la settimana della Lazio, per il 3-1 contro il Borussia Dortmund ma soprattutto per aver palesemente photoshoppato la faccia di Andreas Pereira nella foto di squadra.
Lo ha fatto notare qualcuno su Twitter: al centro della difesa del Manchester United che ha vinto 2-1 in casa del PSG c’era Axel Tuanzebe, che più che per le abilità difensive è noto per aver battuto il Guinness World Record nel gioco Hungry Hippos.
Per chi non conosce affatto la storia del Midtjylland c’è un articolo del Post che spiega come l’anonimo club danese è arrivato in pochi anni fino ai gironi di Champions League.
Mentre non si fa altro che parlare della crescita dei giovani Jannik Sinner (2001) e Lorenzo Musetti (2002), all’ATP 500 di Anversa hanno dato una wild card a Luca Nardi (2003!!!), che ha lottato prima di perdere al terzo set contro un top 100, Marcos Giron. Nel frattempo nel torneo belga si è messo in luce l’idolo di casa Bergs, che di nome fa Zizou e quindi è già un idolo.
Pezzi della nuova biografia di Nicklas Bendtner che vengono fuori: qui è quando parla di prostitute.
Andate sul profilo Instagram di Thom Browne a guardare le foto della nuova capsule collection x FC Barcelona, ci sono pure Luka Sabbat e Ghali. Un’anticipazione:
Tweet della settimana (quello originale poi è stato cancellato, chissà perché): Marcus Thuram che deve googlarsi perché non lo fanno entrare a San Siro.
Su Repubblica è uscita una bella intervista di Franco Vanni a Martin Bengtsson, l’ex calciatore svedese della Primavera dell’Inter che smise di giocare a soli 19 anni a causa della depressione. La sua storia ha ispirato un film che uscirà a breve, Tigers, presentato in questi giorni alla Festa del Cinema di Roma. (Il regista, Ronnie Sandahl, è stato lo sceneggiatore di Borg Mc Enroe).
Il Chelsea talmente disperato per la situazione portieri ha inserito Petr Cech nella lista dei 25 che possono giocare la Premier League. La stessa in cui si legge che l’Arsenal ha lasciato fuori Mesut Özil.
Non vedo l’ora che Héctor Bellerín ci faccia vedere tutte le foto che scatta prima delle partite. Qui nel pre di Rapid Vienna-Arsenal di giovedì.
Le maglie uscite questa settimana: quella del Centenario dell’Empoli, quella di Killa Villa x Puma Football x Allan Saint-Maximin, quella di Patta x Ajax away 1995 indossata da Edgar Davids e quelle di Juventus, Manchester United, Arsenal, Bayern Monaco e Real Madrid che adidas ha rielaborato e ridisegnato a mano insieme a Pharrell. Sembrano uscite da un workshop creativo per bambini e saranno pure indossate in campo, vedi Juventus-Verona di domenica sera.
Non resisto senza condividere un altro capitolo di ‘Twinned by design’ preso da @calcioengland: lo scudetto dell’Atletico Vena (Seconda Categoria calabrese) identico a quello del Millwall.
Sport nel weekend: sabato pomeriggio c’è il Superclasico tra Barça e Real e il derby della Ruhr ma anche Rafael Nadal che per non farsi mancare nulla giocherà i Baleares Championships di golf.