Ciao a tutti!
Settimana molto movimentata, visto che come se non bastassero tutti gli avvenimenti di Qatar 2022 sono arrivate notizie importanti e per certi versi improvvise sulla dirigenza della Juventus e una molto triste che riguarda Davide Rebellin.
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Sedici Nazionali sono state già eliminate da Qatar 2022, nel frattempo sono tornati a casa anche il camerunese André Onana e l’inglese Ben White, per cui il torneo è finito prima del tempo come per i brasiliani Gabriel Jesus e Alex Telles, per il francese Lucas Hernández e per il portoghese Nuno Mendes, tutti infortunati. C’è stato l’esordio di una terna arbitrale composta da donne e un portiere, Yassine Bounou, è stato sostituito dopo avere cantato l’inno. Brevemente altre cose sulla Coppa del Mondo:
- l’Onana belga, invece, Amadou, ha una voce clamorosa.
- il qatariota Hassan Al Thawadi, che ha avuto un ruolo fondamentale nella candidatura del suo Paese ad ospitare i Mondiali 2022 e che è anche Segretario Generale della Supreme Committee for Delivery and Legacy, l'organizzazione responsabile del coordinamento tra enti pubblici e privati per garantire che i progetti infrastrutturali e di sviluppo siano consegnati in vista della Coppa del Mondo, ha rilasciato un’intervista al noto giornalista inglese Piers Morgan in cui ha ammesso che si sono verificate 400-500 morti durante i lavori per la costruzione degli impianti (quando invece molte fonti negli scorsi mesi hanno parlato di oltre 6000):
- Secondo quanto raccolto da The Athletic, il brasiliano Antony e altri compagni di squadra si sarebbero ammalati per via dell’aria condizionata all’interno degli stadi di Qatar 2022.
- Cristiano Ronaldo si era già appropriato di un gol non suo durante la partita tra Portogallo e Uruguay, ma è stato sbugiardato dal sensore contenuto all’interno dell’Al Rihla, il pallone ufficiale della competizione realizzato da adidas che non ha riscontrato alcun tocco di testa:
- Nella stessa partita si è verificata un’invasione di campo, ad opera di un personaggio molto noto per azioni simili in passato, il pescarese Mario ‘il Falco’ Ferri.
- Fuori dallo Stadium 974 di Doha ci sono le raffigurazioni di Pedri, Achraf Hakimi e Lionel Messi, realizzate con la sabbia dall’artista Nathaniel Alapide:
- Una delle tante foto del torneo: il calciatore dell’Ecuador Djorkaeff Reasco ha incontrato Youri Djorkaeff:
- Qualcuno forse sarà rimasto colpito dagli stili di alcuni commissari tecnici: lo statunitense Gregg Berhalter ha continuato a indossare sneaker particolari come fa di solito, e perfino delle Air Jordan 1 customizzate da The Surgeon, che ha realizzato anche delle Birkenstock personalizzate con i numeri di maglia dei calciatori. Il camerunese Rigobert Song invece ha indossato dei berretti con su scritti degli spezzoni di una frase divenuta celebre, da lui stesso pronunciata prima dello spareggio che ha portato la Nazionale africana al Mondiale: «Quand tu sais que tu es en danger, tu n’es plus en danger! C’est quand tu ne sais pas que tu es en danger, que tu es en danger. C’est de cela qu’il s’agit»:
- La televisione cinese censura il pubblico senza mascherine ai Mondiali.
- I calciatori della Nazionale francese si sono fatti fotografare con la maglia del loro primo club professionistico (un’iniziativa identica a quella fatta qualche mese da dalla Nazionale olandese), ma tra loro non c’era Mattéo Guendouzi, che ha iniziato a giocare con il Paris Saint-Germain, il club rivale della squadra dove milita attualmente, l’Olympique Marseille:
Per provare ad evitare l’ennesima retrocessione, il Wigan Athletic terzultimo ha affidato la propria panchina a Kolo Touré, l’ennesimo ex giocatore famoso in questa stagione di Championship (insieme a lui Vincent Kompany, Jon Dahl Tomasson, Paul Ince e Russell Martin):
Per l’apertura del primo store a Madrid (tra l’altro su Calle del Arenal, a due passi da quello del Real Madrid), il Barcelona ha organizzato una campagna promozionale di cui si è parlato molto e che è stata scambiata per una provocazione nei confronti dei rivali nazionali e nello specifico di uno dei loro simboli, Raúl González Blanco (per chi non lo sapesse, culer=simpatizzante del Barcellona). In realtà, come specificato in seguito, era destinata a Raúl Martín, uno sconosciuto bambino madrileno tifoso dei blaugrana:
È stata una settimana storica per lo sport canadese, con un picco domenica pomeriggio: nel giro di una manciata di minuti è arrivato il primo successo nella Coppa Davis di tennis (con un netto 2-0 sull’Australia, dopo aver sconfitto l’Italia in semifinale) e poi il primo gol nella storia dei Mondiali, ad opera di Alphonso Davies nella gara contro la Croazia:
A proposito di Coppa Davis e delle conseguenze della sconfitta dell’Italia che ha scatenato non poche polemiche, soprattutto per l’impiego di Matteo Berrettini in coppia con Fabio Fognini nel doppio decisivo, su Ubitennis è uscita un’intervista al coach di Lorenzo Musetti, Simone Tartarini. Ci sono dei passaggi molto interessanti anche per quanto riguarda la presenza di Musetti alle recenti NextGen ATP Finals di Milano.
È tornata d’attualità Emma Raducanu, e non per risultati ottenuti sul campo. La tennista inglese ha ricevuto da King Charles III il prestigioso MBE (Member of the Order of the British Empire) ad oltre un anno dalla vittoria degli US Open, così come tanti altri sportivi inglesi: