Ciao,
rieccoci dopo qualche settimana. L’ultima volta era ancora il 2022, l’Argentina aveva appena vinto la Coppa del Mondo; Siniša Mihajlović, Pelé e Gianluca Vialli erano ancora tra di noi e nel frattempo tante altre cose significative sono successe, ovviamente. Qui un recap delle più recenti.
Siamo da poco diventati otto miliardi su questo pianeta e ancora troppo pochi sono iscritti a questa newsletter. E gli abbonati sono ancora meno:
C’è davvero bisogno di spiegare il contenuto dell’ultima canzone di Shakira in cui parla di Gerard Piqué senza mai nominarlo? Secondo me sapete già tutto, ma nel dubbio:
In seguito alla morte di Pelé, il Presidente della FIFA Gianni Infantino aveva pubblicamente dichiarato che avrebbe chiesto alle 211 Nazioni confederate di intitolare almeno un impianto sportivo in onore del campione brasiliano. Nel giro di poche ore, la FIFA ha annunciato che uno dei campi da calcio del proprio quartier generale di Zurigo diventerà l’Estádio Pelé – FIFA Zürich; mentre il giorno seguente il Primo Ministro di Capo Verde José Ulisses Correia e Silva ha confermato l’intenzione di dedicare a Pelé l’Estádio Nacional di Praia.
Dopo che migliaia di sostenitori di Jair Bolsonaro hanno assaltato il Parlamento e altri siti governativi a Brasilia vestendo la tradizionale maglia verdeoro, gli account ufficiali della Confederação Brasileira de Futebol sono dovuti intervenire per ribadire che la maglia della Nazionale non ha niente a che fare con i golpisti e non si deve intendere come simbolo di un certo schieramento politico. Già in passato l’ex Presidente brasiliano aveva provato ad appropriarsene invitando i propri seguaci ad indossarla in pubblico, o per recarsi alle urne. In settimana sono usciti alcuni articoli sul tema anche in Italia, ad esempio su Valigia Blu:
Negli Stati Uniti è uscita fuori una storia molto imbarazzante che riguarda il mondo del calcio, e in primis due personaggi di primissimo piano come il commissario tecnico della Nazionale Gregg Berhalter (quello che è fissato con le sneaker, per intenderci) e l’ex capitano Claudio Reyna. Per farsi un’idea di quanto accaduto c’è un thread molto preciso, oppure questo articolo uscito online, su Slate.
Calciatori inglesi biondi pallidi alti e magri che inventano nuovi balli. Dopo la robot dance di Peter Crouch, si esibisce Dan Burn del Newcastle, con uno stacchetto che non ha ancora un nome:
Chi legge MASINEN sa dallo scorso maggio che in Argentina gioca un omonimo di Carlos Alcaraz, l’attuale numero uno al mondo di tennis. Il centrocampista classe 2002 del Racing Club de Avellaneda è uno dei rinforzi invernali del Southampton:
Tommaso Naccari e Federico Corona di Feticci hanno intervistato l’ex calciatore della Juventus Franco Tongya sul divano di casa. Più contenuti come questo, please!
Alessandro Austini sul Post ha riassunto la drammatica situazione degli impianti impianti sportivi romani, che sta penalizzando oltremodo le sorti delle squadre di calcio, basket, volley e rugby della Capitale.
Foto della settimana, di Tomás De Micheli:
C’è qualcosa che certifica l’evoluzione recente del tennis italiano: nella classifica ATP uscita lunedì 9 gennaio ci sono ben tre italiani nelle prime venti posizioni (Matteo Berrettini è numero 14, Jannik Sinner 16 e Lorenzo Musetti 19). Come l’Italia anche la Spagna (Carlos Alcaraz, Rafael Nadal, Pablo Carreño Busta) e la Russia (Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Karen Khachanov):
Anche il Court Suzanne Lenglen, il secondo campo più importante del Roland Garros, avrà un tetto retrattile che sarà pronto per il 2024, quando a Parigi si disputeranno i Giochi Olimpici:
Per la serie ‘sportivi famosi che investono in sport impensabili’, Rafael Nadal si è lanciato nelle corse delle barche elettriche.