Ciao!
Che dire…una settimana dominata dai commenti sul weekend a Palermo di @imenjane e @fmapelli, proseguita con il ‘lapsus’ di Donatella Scarnati e l’addio a Raffaella Carrà si concluderà domani con due eventi storici per lo sport italiano: la finale di Euro 2020 e, ancora più clamoroso, quella di Wimbledon con Matteo Berrettini.
Forza!
Su Euro 2020 mi limito a condividere quella che è tra le foto più belle della settimana: Peter Schmeichel con un cravatta incredibile che gioca a ‘carta, forbice, sasso’ (chissà come si chiama in danese) col figlio Kasper, oggi portiere titolare della Danimarca:
E proprio Kasper è stato il protagonista della migliore dichiarazione della settimana, rispondendo ad una domanda di un giornalista inglese a tema ‘It’s Coming Home’. Siccome capita raramente è giusto soffermarsi: ma quanto è bello, durante le conferenze stampa, sentire delle risposte sincere e inattese che vanno a scontrarsi con le domande già confezionate? Il massimo sarebbe aspettarsi più spesso pure delle domande intelligenti, ma vabbè:
E intanto Alberico ‘Chicco’ Evani, uno degli allenatori che collaborano con Roberto Mancini, all’estero è diventato un idolo per la sua eleganza. Mr Porter gli ha dedicato un articolo, e anche su Twitter è stato esaltato come un’icona di stile. Esempio:
Sulla RAI non ci saranno Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro a fare la telecronaca della finalissima, ma Stefano Bizzotto e Katia Serra (qualche nostalgico aveva pure pensato a Bruno Pizzul). Intanto DAZN ha presentato gli innesti in vista della prossima stagione, la prima in cui la piattaforma video trasmetterà tutti gli incontri della Serie A: ci sono Alessandro Matri e Riccardo Montolivo, e chissà, magari si aggiungerà anche Daniele Adani che è stato appena silurato da Sky Sport.
Ricordate il video di Stefan de Vrij che suona Einaudi al pianoforte? Il 9 luglio è uscito ‘Hey Brother’, il primo brano del difensore dell’Inter, insieme ai KEEMOSABE.
Alexandr Hleb aveva smesso di giocare ma a 40 anni già compiuti ha cambiato idea ed è stato annunciato come nuovo giocatore dell’Al Khaldiya Sport Club, in Bahrein. Mario Balotelli invece ha ufficialmente firmato con la decima squadra della sua carriera, l’Adana Demirspor, squadra turca appena promossa in Süper Lig. Qualche giorno fa un amico turco mi ha detto:
“Le persone ad Adana sono psicopatiche, in estate ci sono 40 gradi, loro si arrabbiano per le temperature così alte e sparano al sole”.
Il Columbus Crew campione in carica della MLS ha giocato la prima storica partita nel nuovo stadio, il Lower.com Field (il terzo impianto inaugurato in stagione dopo il TQL Stadium di Cincinnati e il Q2 Stadium di Austin). Nel 2-2 contro i New England Revolution anche un autogol molto buffo a favore dei padroni di casa:
Il Cagliari e il Copenhagen hanno avuto la stessa idea nel momento di scegliere come annunciare gli acquisti di Kevin Strootman e Kevin Diks: riproporre una celebre scena di ‘Mamma ho perso l’aereo’. Che poi ci avevano pensato già nel 2018 fa anche quelli del Manchester City, per fare gli auguri natalizi sfruttando il nome di De Bruyne e la sua somiglianza con Macaulay Culkin.
Iniziate ad abituarvi a vedere un nuovo logo della NBA per tutta la prossima stagione:
Quella dell’Italbasket contro la Serbia è stata un’impresa stupenda, rovinata solamente in parte dalle polemiche sulle assenze di Danilo Gallinari (che andrà comunque alle Olimpiadi di Tokyo al posto di Awudu Abass), Marco Belinelli e Gigi Datome. E dunque continuerà la tradizione olimpica della famiglia del capitano azzurro Nicolò Melli, figlio della pallavolista americana argento a USA 1984 Julie Vollertsen:
Apro la lunga parentesi sulla seconda settimana di Wimbledon con Emma Raducanu: la semi-sconosciuta tennista inglese di papà rumeno e mamma cinese nata in Canada nel 2002 (su Instagram in poche ore ha guadagnato più di 300k followers, me compreso) è arrivata fino agli ottavi di finale per poi ritirarsi per problemi di respirazione dovuti alla tensione del momento e ha fatto discutere Marcus Rashford, John McEnroe, Andy Murray, Gary Lineker e molte altre personalità britanniche. (Ah, è pure finita a Wembley per la semifinale e ha pure indovinato il risultato di Inghilterra-Danimarca). Un altro epilogo triste: si è fermato nei quarti di finale Roger Federer (io pensavo sarebbe stato eliminato due turni prima) subendo contro Hubert Hurkacz anche un severo 6-0 per la prima volta nella sua ultra-ventennale presenza a Wimbledon. Chissà se RF avrà la forza di tornare nel 2022, nel caso arrivare un’altra volta così in fondo al torneo sarebbe un’impresa. Per il resto, non ricordo partite particolarmente entusiasmanti nel tabellone maschile (per capire il livello: Karen Khachanov e Sebastian Korda sono riusciti a breakkarsi a vicenda 13 volte nel quinto set), forse stavolta è stato più divertente il femminile, che per il quarto Slam consecutivo ha sfornato quattro semifinaliste differenti: Ashleigh Barty, Karolína Plíšková, Angelique Kerber e Aryna Sabalenka. Una delle immagini della settimana è il papà di Matteo Berrettini così teso che non riesce a guardare il figlio che sta per centrare la finale:
Naomi Ōsaka non ha giocato a Wimbledon, ma nel frattempo continua a far parlare di sé: è sulla cover del Time ma soprattutto sarà la protagonista di una mini-serie Netflix che uscirà il 16 luglio:
Settimana molto ricca anche nel mondo challenger: a Perugia il match molto tirato tra Federico Gaio e Dimitar Kuzmanov è stato interrotto durante uno scambio cruciale dal passaggio di un gatto; Renzo Olivo ha rotto un lampione scagliando una pallina dopo aver perso contro Timofey Skatov ma soprattutto Benoît Paire già disastroso a Wimbledon ha vinto una partita a Braunschweig, addirittura annullando match point a Guido Andreozzi. Al turno successivo ha perso contro il 264 al mondo, Vit Kopriva.