Ciao!
Settimana ricca di avvenimenti che hanno fatto discutere: l’intervista a Francesco Totti sul Corriere della Sera; le polemiche per l’utilizzo del/della VAR in Juventus-Salernitana; l’annuncio dell’addio al tennis di Roger Federer, arrivato appena ventiquattro ore dopo le parole di Carlos Alcaraz, che si augurava di poterlo incontrare (e battere, ovviamente) prima del ritiro. Al di là delle tante chiacchiere, i ragazzi della pallavolo ci hanno regalato un Mondiale e quelli del basket hanno sfiorato l’approdo in semifinale all’Europeo, un torneo che lascerà l’amaro in bocca a lungo soprattutto visto come si è evoluto (Francia e Spagna, assolutamente non imbattibili, si giocheranno la finale).
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Mancano poco più di due mesi all’inizio di Qatar 2022 e c’era ancora in ballo la situazione relativa alla nazionalità del calciatore dell’Ecuador Byron Castillo, accusato di essere in realtà colombiano di nascita e quindi di avere giocato le partite di qualificazione con una Nazionale che non fosse la sua (ne avevo parlato a maggio scorso). Purtroppo per i cileni che speravano di essere ripescati in seguito a una improbabile squalifica dell’ultimo minuto, e per qualche giornale che fino a pochi giorni fa ha continuato a battere sull’argomento, la Commissione d’Appello della FIFA ha ribadito la decisione presa dalla Commissione Disciplinare ponendo fine alla questione.
Il calciatore irlandese James McClean ha vissuto a modo suo il minuto di silenzio stabilito prima del match tra Huddersfield e Wigan per ricordare Elisabetta II. Alcuni giornali italiani per commentare l’accaduto: Il Fatto Quotidiano e Il Corriere dello Sport hanno utilizzato la parola ‘affronto’, Repubblica e La Stampa ‘sfregio’:
Uno degli ultimi e dettagliati articoli di The Athletic ha fatto luce sull’improvviso esonero di Thomas Tuchel e sulla scelta di puntare sull’allenatore del Brighton Graham Potter, la mattina seguente Dinamo Zagabria-Chelsea. A quanto pare, tra le tante incomprensioni nate tra il nuovo proprietario dei Blues Todd Boehly e il manager tedesco c’è stata anche quella che è seguita alla proposta di giocare con un 4-4-3. L’imprenditore statunitense ha fatto discutere anche per un’altra sparata arrivata qualche giorno dopo, quella di un All-Star Game match tra North e South dell’Inghilterra, un’idea che il manager del Liverpool Jürgen Klopp ha subito bocciato in maniera secca.
Come stanno cambiando/cambieranno gli stadi della Premier League (in ordine: Selhurst Park, Craven Cottage, St James’ Park, Old Trafford, Stamford Bridge, il nuovo Everton Stadium ancora in costruzione, Villa Park, Elland Road, King Power Stadium, City Ground, Molineux, Anfield, Etihad Stadium:
Probabilmente ve ne sarete già accorti: Diego Simeone sta impiegando Antoine Griezmann in maniera molto singolare, mai dal primo minuto e soprattutto mai in campo per più di mezz’ora a partita nelle prime sette stagionali. E ovviamente c’è un motivo, relativo alla formula del suo passaggio dal Barcellona all’Atletico Madrid:
Contro il Maccabi Haifa Lionel Messi ha messo a segno la sua prima rete in Israele, una delle Nazioni in cui non aveva mai segnato fino ad ora (in gare ufficiali ha fatto gol in Spagna, Francia, Germania, Italia, Inghilterra, Scozia, Portogallo, Olanda, Danimarca, Svizzera, Grecia, Cipro, Repubblica Ceca, Russia, Ucraina, Bielorussia, Georgia, USA, Argentina, Ecuador, Colombia, Venezuela, Paraguay, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Giappone).
La prossima pausa dei campionati per le partite internazionali vuol dire anche nuovi convocati: la Germania ha chiamato per la prima volta il difensore di origini camerunesi e nato a Parigi Armel Bella-Kotchap; la Francia addirittura tre debuttanti e cioè i due calciatori del Monaco Benoît Badiashile e Youssouf Fofana e poi Randal Kolo Muani; l’Inghilterra un attaccante che nel 2020 giocava ancora in terza serie, Ivan Toney del Brentford; nella rosa del Brasile ci sono Roger Ibañez e Gleison Bremer; in quella del Marocco Abdelhamid Sabiri della Sampdoria e il marchigiano Walid Cheddira del Bari, attuale capocannoniere in Serie B; nell’Uruguay c’è Martín Satriano dell’Empoli, in prestito dall’Inter. Nell’Italia in molti si aspettavano i giovani (un nome su tutti, Destiny Udogie) ma le novità sono i portieri Ivan Provedel e Guglielmo Vicario, e il terzino Pasquale Mazzocchi. Anche questa volta però nessuno è riuscito a essere originale come il commissario tecnico della Spagna Luis Enrique, che ha annunciato le convocazioni in bicicletta (i nuovi sono Nico Williams, Hugo Guillamón e Borja Iglesias):
C’è Rafael Leão su una delle tre copertina del secondo numero cartaceo del magazine di Outpump:
Balenciaga è il nuovo outfitter ufficiale dello Stade Rennais, una notizia che potrebbe sembrare assurda ma che invece si basa su un motivo molto semplice: François Pinault, il proprietario della holding che controlla il club francese, tra le tante cose è il fondatore del gruppo Kering, che possiede marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Pomellato e Balenciaga, appunto:
Non tutti i tennisti protagonisti degli US Open hanno abbandonato New York alla fine del torneo: Casper Ruud, Frances Tiafoe e Ons Jabeur ad esempio hanno partecipato a Vogue World, l’evento organizzato per celebrare i 130 anni della rivista statunitense. Ad aprire lo show Serena Williams, che ha sfilato indossando un vestito argentato di Balenciaga, con mantella dello stesso colore. Non è stato l’unico appuntamento della New York Fashion Week al quale ha preso parte Serena, che ha anche presentato l’ultima collezione del suo brand, S by Serena, in una location unica, un campo da tennis sul tetto degli Spring Studios, a Manhattan:
Carlos Alcaraz non è stato l’unico spagnolo a vincere gli US Open 2022: tra i boys infatti ha conquistato il torneo il connazionale Martin Landaluce (8 gennaio 2006), in finale contro il belga Gilles Bailly. Tra le girls invece ha trionfato la filippina Alexandra Eala (23 maggio 2005), che ha sconfitto la ceca Lucie Havlickova. A proposito di tenniste della Repubblica Ceca: Barbora Krejčíková e Kateřina Siniaková hanno vinto il torneo di doppio femminile e dunque hanno completato il Career Golden Slam: 4 titoli del Grande Slam + l’oro alle Olimpiadi (e hanno anche vinto le WTA Finals).
Il vincitore della 77esima edizione de La Vuelta a España, il belga Remco Evenepoel: