Ciao a tutti! Anche questa settimana ho raccolto un po’ di cose e ho deciso di condividerle con voi, che magari vi siete concentrati solamente sull’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, sulle mascherine rosa, sulle dichiarazioni di Bono sulle canzoni degli U2, sull’eruzione del vulcano sommerso a Tonga e sul nuovo allenatore del Genoa.
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Come ogni edizione di Coppa d’Africa che si rispetti non sono mancate le sorprese: non mi riferisco solamente agli otto rigori sbagliati ma al fatto che la squadra favorita per il titolo finale, l’Algeria, è stata già eliminata racimolando un punto in tre partite; mentre entrambe le esordienti in questa torneo, Gambia e Comoros, sono riuscite a qualificarsi agli ottavi di finale che iniziano domani (e che saranno molto proibitivi soprattutto per le Comoros, che affronteranno il Camerun e hanno 12 calciatori positivi al covid). Nel frattempo, nel bel mezzo della competizione, la CAF ha sorteggiato gli spareggi per qualificarsi alla prossima Coppa del Mondo:
Qatar 2022 probabilmente sarà l’edizione dei Mondiali di calcio più criticata e discussa di sempre, ma intanto è iniziata la prima fase di vendita dei biglietti, ovviamente non diretta ma tramite applications (ne sono arrivate 1 milione e 200 mila nelle prime 24 ore). C’è tempo fino all’8 febbraio: il link.
In Copa del Rey, El Gran Derbi tra Betis e Siviglia è stato interrotto sul punteggio di 1-1 a causa del lancio di un bastone di plastica che ha colpito un giocatore della squadra ospite, Joan Jordán. Il giorno dopo, quando la partita è ripresa a porte chiuse, il calciatore messicano del Betis Andrés Guardado è entrato in campo così (per poi negare di avere voluto prendere in giro l’avversario in un post Instagram):
Due anni dopo aver sfilato per Jean-Paul Gaultier, Djibril Cissé è tornato in passerella durante la Paris Fashion Week, in occasione dello show di Gunther:
Antonio Conte ed il suo Tottenham, dopo aver segnato il gol vittoria in casa del Watford al minuto 95:43 secondi quasi tre settimane fa, hanno ribaltato anche la partita contro il Leicester (l’arbitro aveva dato cinque minuti di recupero):
Era attesa ormai da parecchi giorni ed è ufficialmente stata svelata la collezione realizzata da adidas per l’Arsenal in collaborazione con Transport for London, per celebrare il rapporto tra il club e la linea metropolitana: dal 1932 infatti la fermata dell’underground Gillespie Road venne denominata proprio Arsenal. La collezione è stata pensata per il pre-match, prevede anche una Oyster card in versione limitata e, se non si fosse capito, è ispirata al pattern della moquette che ricopre i sedili di molti vagoni della metro. Non è la prima squadra che fa una cosa del genere, però, visto quanto realizzato dalla Pro Sesto lo scorso anno con una maglia dedicata alla metro milanese (ne avevo già parlato su questa newsletter, ma grazie a Luca Tumminello per averlo ricordato su Twitter):
Sono successe tante cose nel campionato turco: la neve che ha ricoperto gran parte del Paese e costretto al rinvio Rizespor-Antalyaspor, il 6-0 dell’Alanyaspor dell’italiano Francesco Farioli contro l’Hatayspor, la crisi del Trabzonspor capolista ma soprattutto la celebrazione della morte di Ahmet Çalık, il difensore del Konyaspor morto qualche giorno fa in un incidente stradale a soli 27 anni. Lo hanno ricordato quelli del Galatasaray, sua ex squadra, ma ovviamente pure gli spettatori del Konya Büyükşehir Belediye Stadyumu, che hanno lanciato delle rose in campo e hanno realizzato questa commovente coreografia:
Ne avevo già parlato dopo la sentenza d’appello, ma adesso Robinho ed il suo amico Ricardo Falco sono stati condannati in via definitiva a nove anni di reclusione per lo stupro di una ragazza avvenuto nove anni fa, nei pressi del Sio Café di Milano. Adesso resta da capire se grazie all’estradizione sarà possibile scontare la pena in Brasile.
La prima settimana degli Australian Open è quasi terminata: ci sono due italiani - Matteo Berrettini e Jannik Sinner - agli ottavi di finale, quattro se consideriamo anche i doppisti Fabio Fognini e Simone Bolelli, e anche un serbo che non è Novak Djokovic, ma Miomir Kecmanović. A parte qualche maratona le sorprese sono state complessivamente poche (ebbene si, anche io pensavo che Berrettini avrebbe perso contro Carlos Alcaraz), ma meritano sicuramente un cenno un tennista semisconosciuto che gioca ancora il serve and volley come Maxime Cressy e Benoît Paire capace di vincere due partite (e di piangere dopo aver sconfitto Grigor Dimitrov). Sarà che trovo interessante cosa scrivono i tennisti e le tenniste appena finiscono di giocare, ma direi che per questi Australian Open abbiamo già un vincitore in quanto a fantasia, Matteo Berrettini alle prese con problemi di stomaco durante il match contro Brandon Nakashima:
Tra le conseguenze di tutta la vicenda relativa alla partecipazione di Novak Djokovic agli Australian Open 2022 c’è stata ovviamente la proliferazione di opinioni, tesi e pareri assolutamente superflui su tutta la storia e una sovraesposizione dell’argomento tennis in generale. Ma sono anche girate tantissime informazioni errate o semplicemente raccontate male. Una delle cose più assurde che per fortuna non avevo avuto il piacere di leggere è stato il commento che Francesco Merlo su Repubblica ha fatto riguardo al ripescaggio di Salvatore Caruso nel tabellone principale, proprio al posto di Djokovic (già il titolo la dice lunga ‘Caruso non doveva giocare’. Nelle ore seguenti due figure molto competenti in materia come Alessandro Nizegorodcew su Spazio Tennis e Stefano Semeraro su Il Tennis Italiano hanno voluto difendere il tennista italiano, accusato senza alcun motivo dal giornalista.
Si è tornato a parlare di Marcell Jacobs ma questa volta non c’entrano le medaglie: l’uomo più veloce del mondo ha lasciato DOOM, l’agenzia fondata da J-ax e Fedez che gestiva la sua immagine, e la questione verrà risolta per vie legali.
Il qatariota Nasser Al-Khelaïfi, tra le tante cose presidente del Paris Saint-Germain, sta pensando di entrare con prepotenza nel mondo del padel dando vita ad un nuovo circuito professionistico internazionale, parallelo al World Padel Tour già esistente. La notizia è stata riportata da fonti molto autorevoli e Padel Magazine l’ha riassunta molto bene, allegando pure la lettera pubblicata da uno dei più noti giocatori, Alejandro Galán.