Ciao!
Conclusa una settimana di partite europee molto impegnativa per interisti, milanisti, juventini, romanisti e fiorentini, alcuni di loro saranno alle prese con la ricerca di voli e biglietti per le finali, altri staranno provando a dimenticare. Nel frattempo sono successe tante altre cose.
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In Olanda e in Grecia hanno vinto il campionato due squadre non troppo abituate ai festeggiamenti. Il Feyenoord ha trionfato dopo sei anni, con uno striscione lungo cinquecentocinquanta metri:
L’AEK dopo cinque stagioni, grazie al lavoro di Matías Jesús Almeyda in panchina:
Siamo già entrati in quel momento dell’anno in cui vengono presentate le maglie da calcio per la prossima stagione, ma merita un piccolo focus la nuova casacca speciale dell’Holstein Kiel: il club che gioca nella seconda divisone tedesca si appresta a rinnovare il proprio stadio e allora ha deciso di mettere in vendita millenovecento (come il proprio anno di fondazione) esemplari di un kit baustelle, nel senso di cantiere, per nulla legato ai colori sociali della squadra ma a quelli di uno dei simboli dei lavori in corso:
In questa newsletter è capitato di parlare del Red Star Football Club: il club della periferia nord di Parigi, da sempre molto legato al suo quartiere e particolarmente originale nelle iniziative extra campo, ha deciso di mettere a disposizione ventotto ingressi per l’ultima gara casalinga di campionato tramite una specie di caccia al tesoro che prende il nome di les billets à chiner: i biglietti si trovano sotto forma di quattordici oggetti nascosti all’interno del mercato delle pulci di Saint-Ouen, disponibili a partire da oggi. Il Red Star gioca nella terza divisione del calcio francese e sabato prossimo incontrerà lo Stade Briochin giocandosi le ultime chance di ritornare in Ligue 2:
La notizia era nell’aria da mesi (anche se il processo è stato molto più lungo): San Diego sarà la trentesima franchigia della Major League Soccer, a partire dal 2025.
Il ‘mercato’ delle Nazionali di calcio non si ferma: gli Stati Uniti hanno ottenuto il ‘si’ di Folarin Balogun, che dunque giocherà per gli USA. Balogun è nato a New York da genitori nigeriani, ma ha vissuto in Inghilterra sin da quando aveva due anni, giocando con le selezioni giovanili inglesi fino all’Under 21. Ha disputato una grande stagione in prestito al Reims, ma dopo l’estate dovrebbe tornare nel club per cui è sotto contratto, l’Arsenal:
Con lo spareggio tra Brindisi e Cavese, costrette ad affrontarsi dopo che in campionato erano finite a pari punti, si sono conclusi tutti i nove gironi della Serie D. Hanno vinto il rispettivo campionato e - salvo sorprese - giocheranno il prossimo anno in Serie C (chi per la prima volta, chi dopo tanti anni, chi dopo una sola stagione): Sestri Levante, Lumezzane, Legnago Salus, Giana Erminio, Arezzo, Pineto, Sorrento, Brindisi, Catania.
Tra gli highlights dell’edizione 2023 degli Internazionali d’Italia c’è sicuramente la sconfitta del numero uno del mondo Carlos Alcaraz, o meglio l’exploit dell’ungherese Fabian Marozsan. Per capire meglio la portata del risultato, basti pensare che la vittoria dello spagnolo era quotata a 1,01 e quella dell’avversario almeno venti volte tanto (un giornalista francese ha riepilogato tutti i casi simili successi dal 2009 ad oggi, che non sono stati moltissimi). Inutile girarci attorno, in pochi avevano mai sentito nominare Marozsan prima del 6-3 7-6 con cui ha eliminato Alcaraz, tanto che è stato lui stesso a dover dare qualche informazione in più su se stesso in conferenza stampa. Si ricordavano sicuramente di lui però quelli del circolo Match Ball di Bagno a Ripoli, nel fiorentino, dove ha giocato spesso. Arrivato a Roma da numero 143 del mondo con l’obiettivo di vincere almeno un match delle qualificazioni, il tennista nato a Budapest si è poi fermato il turno successivo, agli ottavi di finale contro Borna Coric:
Per il resto, nonostante l’upgrade del numero di partecipanti e della lunghezza del torneo non si è trattato sicuramente della migliore edizione di sempre, a causa di tanti motivi differenti: le condizioni climatiche (mentre finisco di scrivere, a Roma sta piovendo), l’eliminazione di tanti e tante big, la politica dei prezzi e soprattutto la programmazione hanno reso la seconda settimana molto spoglia, se non altro rispetto alle annate precedenti in cui era tutto concentrato in pochi giorni. Considerando che si tratta del primo anno in cui il torneo viene spalmato su due settimane (e con gli imprevisti di cui sopra), l’augurio è che nel 2024 si possa trovare una formula migliore.
Il tanto atteso NBA Draft Lottery che si è svolto in settimana potrebbe aver deciso le prossime stagioni del massimo campionato americano di basket, o chissà magari la storia dei San Antonio Spurs: la franchigia texana ha infatti ottenuto la possibilità di scegliere la pick numero uno, al Draft di giugno, e con tutta probabilità dunque si assicureranno uno dei cestisti più promettenti degli ultimi anni, il francese Victor Wembanyama (spiegato bene qui):