“Conosco una sola maniera di misurare il tempo: prima e dopo l’invio di questa newsletter”. (semi cit.)
Torno serio, è finita la sessione estiva di calciomercato dei grandi ritorni (a tutti i livelli: da Romelu Lukaku a Cristiano Ronaldo, da Moise Kean ad Antoine Griezmann passando per Lorenzo Tonelli) e delle certezze (i prestiti con diritto di riscatto, il Cagliari che compra un uruguaiano, i discorsi sulle squadre italiane che non spendono). Mio acquisto preferito per distacco: Radamel Falcao al Rayo Vallecano.
Sapete perché il terzino destro brasiliano Emerson Aparecido Leite de Souza, quello che il Tottenham ha appena comprato dal Barcellona, viene comunemente chiamato Emerson Royal? La risposta, confermata anche da questo articolo su Sport.
Una delle storie più belle successe nelle ultime ore di calciomercato, destinata ad essere ricordata per anni: il trasferimento di Filip Kostić dall’Eintracht Francoforte alla Lazio sarebbe saltato a causa di un errore nell’indirizzo della mail dal club tedesco. E non è la prima volta che la squadra biancoceleste si rende protagonista di equivoci particolari come segnalato in questo bellissimo thread.
Quando la realtà incontra la fiction: il Newcastle ha acquistato il giovane messicano Santiago Muñóz, quasi omonimo del protagonista del film ‘Goal!’, un giovane messicano acquistato proprio dal Newcastle di nome Santiago Muñez.
La cosa più bella di Juventus-Empoli 0-1 è questa foto qui (Andrea Pinamonti su Instagram):
Sono iniziati i campionati, ma è già tempo della prima pausa per le gare delle Nazionali, e subito una bella notizia: in Svezia, la Spagna ha perso un match di qualificazione alla Coppa del Mondo dopo 28 anni, interrompendo una striscia di 66 partite consecutive.
Si ritira lui:
Un altro splendido esempio di logo di squadra italiana sconosciuta copiato da un logo di squadra famosa:
Si sa ancora pochissimo ma è in programma l’uscita di ‘48 hours in Vegas’, film sull’epico weekend di Dennis Rodman nel 1998.
E’ quasi terminata la prima metà degli US Open, apparentemente anonima fino a quando tutto il mondo si è finalmente accorto di Carlos Alcaraz, 18 anni, capace di battere 7-6 al quinto il più quotato Stefanos Tsitsipas (l’account social dell’ATP lo ha definito senza mezze misure il ‘match of the year’). Un brutto k.o. per il greco, come se non bastasse dopo giorni di polemiche sulla lunghezza dei suoi toilet breaks (Eurosport ha contato minuti e secondi), che hanno fatto innervosire non poco Andy Murray. In un torneo che sembrava interessante esclusivamente per capire se Novak Djokovic potesse o meno a completare il Grande Slam, l’altro eroe della prima settimana è senza dubbio Andreas Seppi, che nel suo 65esimo (sessantacinquesimo) Slam consecutivo si è preso il lusso di battere due avversari molto più quotati come Marton Fucsovics (annullando svariati match point) e soprattutto Hubert Hurkacz. Per il resto sono ancora in gara anche Matteo Berrettini e Jannik Sinner, e tra i protagonisti sono finalmente tornati anche i tennisti americani, ben 13 al secondo turno (non accadeva dal 1994) e c’è pure un semisconosciuto olandese agli ottavi, Botic van de Zandschulp (vale per lui e per Alcaraz, per stupirsi di meno basterebbe seguire di più i tornei challenger).
Non mi sono dimenticato del danese Holger Rune: il classe 2003 (coetaneo di Alcaraz, diventerà anche lui molto forte) non solo ha vinto un set contro Novak Djokovic, non solo ha ottenuto il tifo del pubblico dell’Artur Ashe Stadium, ma si è presentato in campo con una borsa Frakta dell’IKEA:
E Maria Sharapova in tutto ciò? L’ex tennista russa è sbarcata giovedì a Venezia, ha visitato la Biennale prima di assistere alla prima di ‘The Hand of God’ di Paolo Sorrentino, in concorso al Festival del Cinema:
Ho più volte citato Racquet come una delle realtà editoriali più interessanti nel mondo del tennis. Oltre al magazine è stato appena lanciato The Player's Lounge, con degli ospiti incredibili già a partire dal primo episodio:
Aggiornamento sulle Paralimpiadi di Tokyo 2020 che stanno per finire, dominate dalla spedizione cinese: mentre scrivo le medaglie conquistate sono 69 (il precedente primato era 58 a Seoul 1988); Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contraffatto hanno vinto oro, argento e bronzo nei 100 metri femminili categoria T63; abbiamo superato l’Azerbaijan e restiamo avanti a Francia, Germania e Spagna.