Ciao!
Settimana piena di grandi avvenimenti e notizie più o meno clamorose: la finale di Champions League vinta dal Real Madrid, Kylian Mbappé annunciato qualche ora dopo proprio dalla squadra spagnola, José Mourinho finito al Fenerbahçe, Antonio Conte al Napoli e Jannik Sinner nuovo numero uno del mondo, il primo italiano di sempre a riuscirci.
Talmente tante cose che questa volta è slittato tutto alla domenica, chissà che questo diventi una regola e non un’eccezione.
Così come a Euro 2020 (2021), la Nazionale italiana ha annunciato i convocati a Euro 2024 con una semplice lista dei nomi, senza alcun video per i social. Non che sia obbligatorio, che sia per forza un male o che debba essere fatto entro una certa data. Ma è un’abitudine che ormai accomuna tutte o quasi le partecipanti a tornei del genere, imparagonabili a livello di comunicazione. Oltre alla Germania, di cui si era già accennato, Spagna (con Rafael Nadal nelle vesti di narratore, vabbè), Inghilterra, Olanda, Scozia e perfino Ucraina hanno realizzato dei contenuti per l’occasione. Comunque non disperiamo, c’è ancora qualche giorno di tempo:
Per fortuna che l’Italia si rivela più concreta in quello che conta di più, ed eccelle quando c’è da eccellere: la squadra Under 17 ha vinto l’Europeo a quarantadue anni dall’unica volta (anche se nel 1982 era ancora Under 16), vendicando in parte le sei finali perse nel 1986, 1993, 1998, 2013, 2018 e 2019. In questo momento la Nazionale italiana è campione in carica anche nelle categorie Under 19 e in quella maggiore, naturalmente:
Una storia inverosimile: Emilio Nsue, giocatore nato in Spagna e divenuto simbolo della Nazionale di calcio della Guinea Equatoriale con cui ha debuttato nel 2013, in realtà non è mai stato idoneo a rappresentare la nazione africana, e la FIFA se n’è accorta.
La foto della settimana è l’outfit di Olof Mellberg, oggi allenatore del Brommapojkarna:
Mentre l’Italia raggiungeva sette semifinali al Roland Garros (singolare maschile e femminile, doppio maschile e femminile, singolare boys e doppio boys, doppio girls), poi diventate quattro finali (singolare femminile, doppio maschile e femminile e doppio boys) purtroppo tutte perse, nelle qualificazioni del Challenger di Zagabria si è visto il figlio di Goran Ivanišević, Emanuel. Il cugino di Rafael Nadal, Joan, invece, ha ricevuto una wild card gli ATP di Maiorca e Stoccarda.
Alexander Zverev è andato ad un set dalla vittoria del suo primo torneo dello Slam (agli US Open 2020 era in vantaggio 2-0 contro Dominic Thiem, che poi vinse in rimonta). Contro Carlos Alcaraz, il tedesco ha nuovamente perso in finale, il giorno dopo l’archiviazione del caso (non l’unico, secondo alcuni) di violenza domestica che lo riguardava. Zverev si è spesso infastidito quando gli sono giunte domande di giornalisti sull’argomento, e nella conferenza stampa di sabato ha ribadito la sua innocenza, anche se questa non è emersa dal patteggiamento. Il tennista pagherà duecento mila Euro per archiviare il procedimento, di cui cinquanta devoluta a enti di beneficenza. Solamente in questo Roland Garros Zverev ne ha guadagnati un milione e duecento mila.
Ci sarà una bella rivoluzione in Formula 1 a partire dal 2026: