Ciao!
Tra giugno e luglio: il Mondiale per Club, la foto della Juventus ospite da Donald Trump, il tour degli Oasis, il matrimonio di Jeff Bezos a Venezia, la morte di Diogo Jota, il collasso della maxi insegna Generali sulla Torre Hadid, gli studenti che si sono rifiutati di affrontare l’orale alla maturità e molto altro. Altre cose successe nel frattempo qui sotto.
Oltre a Jannik Sinner, ci sono almeno altri quattro vincitori di Wimbledon 2025: intanto Oliver Tarvet, lo studente inglese che ha superato le qualificazioni ed è entrato in tabellone principale da numero 719 del mondo, il ranking più basso di sempre nella storia del torneo inglese. Peccato per lui che non abbia potuto incassare le 66.000 sterline che gli spettavano per un cavillo: in quanto iscritto in un college universitario statunitense non può guadagnare più di 10.000 dollari statunitensi in un anno. Poi c’è stato Ivan Ivanov: il bulgaro, cresciuto nella Rafa Nadal Academy by Movistar e già finalista al Trofeo Bonfiglio poche settimane fa, ha trionfato nella categoria boys. Un bel modo di far dimenticare il drammatico forfait del connazionale Grigor Dimitrov, che per poco non eliminava Jannik Sinner agli ottavi di finale. Poi c’è stata ovviamente Iga Świątek, che negli ultimi mesi era finita in una spirale negativa (vittima, anche lei come Jannik Sinner, di una sospensione per doping) e invece è riuscita a trionfare con un 6-0, 6-0 in finale che è già storia: la polacca, che durante il torneo era divenuta virale principalmente per la foto di uno dei suoi pasti preferiti (pasta, fragole e yogurt) e per essere stata pizzicata più volte ad aver rubato decine di asciugamani, ha vinto il secondo torneo in erba della sua carriera, e il primo era stato Wimbledon juniores nel 2017.

Infine, Flavio Cobolli: alla sua seconda partecipazione nel torneo inglese il tennista romano si è spinto fino ai quarti di finale, è salito al numero 19 della classifiche mondiali anche grazie ai recenti trionfi a Bucarest e Amburgo ma soprattutto è diventato l’admin degli account social della ATP. Tra tutti i tennisti del mondo, è lui che posta contenuti esclusivi per il circuito maggiore e pare avere carta bianca su cosa pubblicare, ricoprendo un ruolo non semplice in maniera efficace, gradevole e misurata, proprio come le sue performance in campo:
Comunque non è la prima volta che un tappo di bottiglia di champagne (un Lanson Cork) abbia disturbato una partita sul Centre Court di Wimbledon, come successo durante la finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: era già capitato nel 2023 nel corso di Anastasia Potapova-Mirra Andreeva, poi nel 2024 tra Harriet Dart e Bai Zhuoxuan e infine pochi giorni fa nel bel mezzo di Amanda Anisimova-Linda Noskova:
Tra le conseguenze del boom del movimento tennistico in Italia negli ultimi anni (la finale di Wimbledon è stata vista da quasi 6 milioni di spettatori) c’è indubbiamente quella, per gli appassionati di vecchia data, di dover ‘condividere’ lo spettacolo con altri nuovi e spesso poco competenti. Durante le ultime due settimane sotto il bersaglio di una recente categoria di haters è finita Elena Pero, storica telecronista di Sky Sport, un po’ come accaduto qualche settimana fa con la collega Barbara Rossi. In sua difesa sono dovuti intervenire illustri sconosciuti ma anche personaggi più noti come l’ex giocatore e ora commentatore televisivo Paolo Bertolucci, ma probabilmente se ne riparlerà ancora prossimamente, magari durante il prossimo torneo capace di catalizzare così tanti spettatori. Quello di mettere in discussione i telecronisti è un problema ricorrente, non solo riguardante il tennis e non solo in Italia: qualche giorno fa ne ha scritto Il Post, negli Stati Uniti invece sul Washington Post, anche se per motivi differenti (Pero è stata accusata da molti di essere troppo schierata), qualche giorno fa è uscito un interessante articolo ‘contro’ John McEnroe.
Ormai quasi un mese fa sono state annunciate le coppie che parteciperanno al doppio misto ai prossimi US Open, che da quest’anno è stato rivoluzionato (link in fondo). Alcune sono abbastanza scontate e composte da connazionali, altre hanno incuriosito di più: ad esempio, Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa giocheranno insieme nonostante la recente crisi, riportata da numerosi media? Carlos Alcaraz ha confermato che sono stati gli organizzatori del torneo ad accoppiarlo con Emma Raducanu, con cui c’è sempre stato un rapporto particolare e per cui hanno ricevuto entrambi molte domande in merito (“we’re just good friends” ha dichiarato lei). E come c’è finito Jannik Sinner con Emma Navarro? Un po’ per esclusione, un po’ per caso, come ha ammesso candidamente il numero 1 del mondo: “L'ho incontrata ieri per la prima volta. Non abbiamo mai parlato, non ci siamo mai mandati messaggi. Volevano che noi giocassimo insieme, visto certe coppie che erano già state formate, la scelta non era ampia”.
Fine dello spazio dedicato al tennis: ecco due piccoli incidenti di percorso durante conferenze stampa, quella di presentazione di Samuele Ricci al Milan e quella di Enzo Maresca alla vigilia di Fluminense-Chelsea al Mondiale per Club.
Su Repubblica (contenuto per abbonati) Franco Vanni ha veramente fatto questa domanda ad Henrikh Mkhitaryan:
“Pippo Franco? Dicono che mi somigli, ma non è vero. Non capisco, siamo completamente diversi”.
Anche per questa sessione di calciomercato il Burnley si conferma la squadra da battere per quanto riguarda gli annunci dei giocatori appena acquistati, vedere per credere:
Almeno questa non è stata creata con l’IA: il portiere camerunese André Onana con il carismatico leader militare burkinabé Ibrahim Traoré:
È tempo di release di maglie da calcio per la stagione 2025/2026 e riecco CAZOO: la piattaforma inglese di vendita di auto online nel 2022 sponsorizzava contemporaneamente ben sette club nei top cinque campionati europei, poi è improvvisamente scomparsa e ora rieccola sulle divise della squadra femminile del Brentford:
Chissà chi sarà il primo giocatore di Serie A ad utilizzarla nel prossimo campionato:
La sera del 23 giugno, a Trieste, 800 droni hanno illuminato il cielo della città celebrando una ricorrenza storica, quella della shattered backboard: 40 anni fa, anche se si trattava del 26 agosto, un giovane Michael Jordan, già nominato Rookie of the Year in NBA, ruppe in mille pezzi il tabellone di vetro durante un’amichevole, prevista nel corso di un tour promozionale Nike. Non è ancora chiaro se la Pallacanestro Trieste possa anche aver siglato un accordo di sponsorizzazione con Jordan Brand: